Nuova Riveduta:

Isaia 26:18

Abbiamo concepito, siamo stati in doglie,
e, quando abbiamo partorito, era vento;
non abbiamo portato nessuna salvezza al paese
e non sono nati degli abitanti nel mondo.

C.E.I.:

Isaia 26:18

Abbiamo concepito, abbiamo sentito i dolori
quasi dovessimo partorire: era solo vento;
non abbiamo portato salvezza al paese
e non sono nati abitanti nel mondo.

Nuova Diodati:

Isaia 26:18

Abbiamo concepito, abbiamo sentito le doglie, come se dovessimo partorire, ma era solo vento; non abbiamo recato alcuna salvezza al paese e gli abitanti del mondo non sono caduti.

Riveduta 2020:

Isaia 26:18

Abbiamo concepito, siamo stati in doglie e, quando abbiamo partorito, era vento; non abbiamo portato nessuna salvezza al paese, e non sono nati degli abitanti del mondo.

La Parola è Vita:

Isaia 26:18

Non ci sono versetti che hanno questo riferimento.

La Parola è Vita
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Riveduta:

Isaia 26:18

Abbiam concepito, siamo stati in doglie, e, quando abbiam partorito, era vento; non abbiam recata alcuna salvezza al paese, e non son nati degli abitanti del mondo.

Ricciotti:

Isaia 26:18

Abbiamo concepito, sofferto come dolori di parto, e abbiamo partorito vento: non abbiamo portato salvezza al paese, perciò non sono nati abitatori della terra.

Tintori:

Isaia 26:18

Abbiamo concepito, (siamo stati) quasi nei dolori del parto, e abbiamo partorito del vento, non abbiamo procurato salvezza alla terra, e per questo gli abitatori della terra non son caduti.

Martini:

Isaia 26:18

Abbiam concepito, e abbiam qua si sofferti i dolori del parto, e abbiam partorito lo spirito. Noi non facemmo nella terra opere di salute, per questo non caddero gli abitatori della terra.

Diodati:

Isaia 26:18

Noi abbiam conceputo, ed abbiam sentiti dolori di parto; ma non abbiamo fatto altro che come se avessimo partorito del vento; noi non abbiamo operata salute alcuna alla terra, e gli abitatori del mondo non son caduti.

Commentario abbreviato:

Isaia 26:18

12 Versetti 12-19

Ogni creatura, ogni attività, ogni modo utile al nostro benessere, Dio lo fa diventare tale; fa lavorare per noi quello che sembrava fare contro di noi. Erano stati schiavi del peccato e di Satana, ma la grazia divina ha insegnato loro a cercare di liberarsi da tutti i precedenti padroni. La causa che si oppone a Dio e al suo regno alla fine affonderà. Vedere il nostro bisogno di afflizioni. Prima la preghiera arrivava a goccia a goccia; ora viene versata, come l'acqua di una fontana. Le afflizioni ci portano alla preghiera segreta. Considerate Cristo come l'oratore che si rivolge alla sua Chiesa. La sua risurrezione dai morti è stata un'anticipazione di tutta la liberazione annunciata. La potenza della sua grazia, come la rugiada o la pioggia che fanno rivivere le erbe che sembrano morte, avrebbe risollevato la sua chiesa dallo stato più basso. Ma possiamo riferirci alla risurrezione dei morti, soprattutto di quelli uniti a Cristo.

Riferimenti incrociati:

Isaia 26:18

Is 37:3; 2Re 19:3; Os 13:13
Eso 5:22,23; Gios 7:7-9; 1Sa 11:13; 14:45
Sal 17:14; Giov 7:7; 1G 5:19

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